Cosa c'è da sapere per acquistare un sax e cominciare a suonare
La prima cosa da domandarsi è: quale sax preferisco? Chi non suona il sassofono spesso confonde il sax alto e il tenore che, come si vede nella foto, sono piuttosto simili nella forma e talvolta anche nel suono. Questo perchè il suono del sassofono è fortemente personalizzabile e ognuno dei grandi sassofonisti che hanno influenzato la evoluzione di questo strumento, ne restituiscono spesso una sonorità cosi caratteristica da poter essere individuati in pochi istanti da chi li conosce almeno un po'. La maggior parte delle persone ignora, invece, la stessa esistenza del sax soprano o del baritono. In questa pagina cercherò di dare le informazioni pratiche necessarie a chi intende iniziare a suonare, evitando le notizie di carattere enciclopedico abbondantemente rintracciabili nella pagina sul sax di wikipedia.
Scegliere lo strumento
Il suono del sax
Quale sax preferisco? Questa domanda è della massima importanza perchè suonare è una esperienza interiore e presuppone una eduguata attenzione alla propria sensibilità. Niente pubblicità o video tutorial. Il consiglio è, qui, di non affrontare la cosa in modo sbrigativo ma di concentrarsi su ciò che si prova all'ascolto. Se abbiamo già un brano o un artista che ci ha colpito, questo può essere un grande vantaggio perchè una volta fatta la scelta dello strumento risulterà della massima utilità avere un modello di riferimento. Ascolta i vari tipi di sax cliccando sui brani di questa lista collegati a video di you tube:
Sax Alto: Take five - Jazz - Paul Desmond
Sax Alto: Summertime - Jazz - Charlie Parker
Sax Alto: Imagine - Pop - Mindi Abair
Sax Tenore: The Pink Panther - jazz - Don Menza
Sax Tenore: Your Latest Trick - Pop - Chris White
Sax Soprano: Petit Fleure - Jazz - Sidney Bechet
Sax Soprano: Roxanne - Jazz/Pop - Brandford Marsalis
Sax Baritomo: The Shadow of your smile - Jazz - Gerry Mulligan
Peso e dimensioni
Acquistare o regalare un sax deve necessariamente tenere conto delle caratteristiche fisiche di chi lo suonerà dato che peso e dimensioni di alcuni sassofoni richiedono un discreto impegno fisico. Suonare sax tenore o baritono può essere abbastanza scomodo per chi ha una corporatura esile o delle mani molto piccole. Il sax soprano, anche se più piccolo, impegna invece maggiormente rispetto agli altri tipi di sax dal punto di vista della pressione che deve avere l'aria durante la emissione del suono. In conclusione, volendo essere pratici, il sax mediamente più confortevole è il sax contralto (o sax alto).
Le dimensioni degli strumenti raffigurati sono queste Sax Soprano: 69cm. Sax Contralto: 64cm. Sax Tenore: 72 cm. Sax Baritono: 102 cm. Mettendo a confronto il peso dei sax si passa dagli oltre 5Kg del baritono al kilogrammo del soprano che però viene sostenuto senza l'ausilio del collarino visibile nella foto a destra. Per chi soffre di disturbi alla cervicale sono prodotte imbracature molto comode e largamente usate in alternativa al semplice collarino.In merito al trasporto bisogna ricordare che gli strumenti con la indispensabile custodia rigida arrivano a pesare più del doppio. Nella figura in alto non sono inclusi i tipi di sax meno diffusi come sopranino (il più piccolo), C melody, sax basso e contrabbasso, alto più di 2 metri.
Il bocchino e l'ancia
Bocchino ed ancia sono importanti quanto lo strumento ai fini della facilità di emissione del suono e dello sviluppo muscolare legato alla acquisizione di una corretta posizione ( leggi articolo ). Questi accessori vengono sempre forniti in dotazione con lo strumento acquistato ma purtroppo sono spesso di qualità veramente scarsa. Per questo motivo, conviene comprare un bocchino di qualità all'atto dell'acquisto del sassofono. Le marche che preferisco sono, per il sax alto, Meyer di ebanite numero 5, mentre per il sax tenore e soprano la marca è Otto link, sempre di ebanite numero 6-7. Altre marche adatte sono Vandoren, Selmer. Ulteriori marche sono disponibili ma spesso inutilmente costose rispetto alle necessità di chi inizia. Se vi discostate da questi parametri, specie per la apertura (descritta dal numero apposto sul bocchino stesso: 5 - 6 etc) il rischio di incorrere in problemi di emissione del suono aumenta a dismisura. La natura del problema, come si è detto, riguarda anche il tipo di crescita muscolare che viene indotta. In questo senso anche le imboccature di metallo, per quanto prestigiose, non sono a mio avviso adatte ad un principiante. Data la complessità del problema, per non sprecare soldi e tempo conviene dunque rivolgersi ad un insegnante realmente esperto da subito invece che ricercarlo più avanti per intraprendere una di quelle faticosissime "ristrutturazioni" della tecnica che così facilmente si sarebbe potuto evitare.
Un'ancia scadente è quanto di peggio possa capitare ad un sassofonista. Evitare, perciò acquisti avventati è norma essenziale. La caratteristica più importante di un'ancia è la durezza, che si misura con un numero che va da 1,5 a 3 ed oltre. Si inizia con una molto leggera e si procede, nei giorni, a scegliere la gradazione più adatta alle proprie caratteristiche, al bocchino, al proprio strumento. La conformazione e la attitudine di ognuno porta a scelte differenti che, di nuovo, possono essere guidate con sicurezza solo da un insegnante. Vista la necessità di individuare l'ancia giusta è buona norma iniziare con un corredo di diverse numerazioni ( 1,5 - 2 - 2,5 - 3). Per ottenere questo è più che consigliabile avvalersi di ance sfuse, disponibili per lo più di marca Vandoren, che impacchetta singolarmente le ance non obbligando all'acquisto di una intera scatola di 10 ance del costo di 30 euro circa per ognuna delle gradazioni che poi scarteremo in seguito ai primi esperimenti.
Acquisto dello strumento
Un sax nuovo super-economico costa circa 400 euro. La qualità dello strumento in questa fascia di prezzo deve necessariamente essere controllata di persona da un esperto di fiducia dato che malfunzionamenti possono incidere molto negativamente sulla pratica di un principiante scoraggiandolo oltremodo. Tali malfunzionamenti scaturiscono soprattutto da un assemblaggio fatto in risparmio e da controlli di qualità insufficienti. Questi difetti di fabbricazione sono a volte estremamente difficili da valutare anche ad occhio esperto perciò consiglio caldamente di non avventurarsi in acquisti affrettati. Salendo di prezzo (circa 800 euro), l'incidenza dei difetti diminuisce ma non si annulla del tutto. Tuttavia se non si dispone dell’aiuto di un musicista esperto si può tentare di acquistare un prodotto di questa fascia con una certa sicurezza. La fascia semiprofessionale si spinge all’incirca fino ad un costo di 1500 - 2000 euro al di sopra della quale i difetti di fabbricazione diminuiscono quasi del tutto e gli aspetti che acquistano rilievo riguardano la qualità sonora (timbro, intonazione, dinamica, attacco, prontezza nei salti di ottava etc) e la accuratezza di progettazione e costruzione. Questi ultimi aspetti incidono sulla qualità, e quindi sulla durata, di laccatura, tamponi, molle, acciaio delle aste interne e delle viti. Altri elementi importanti sono: la qualità delle regolazioni (sugheri, feltrini, alzo delle chiavi) e delle saldature (possono saltare), il gioco delle chiavi (non devono scorrere longitudinalmente sulle aste di montaggio ma solo ruotare su queste liberamente), la qualità dell'assemblaggio, dell'imballaggio e di trasporto. In conclusione: dato che suonare il sassofono è una pratica impegnativa di per se' e la musica stessa richiede concentrazione, tempo e molta calma per essere studiata con profitto e con piacere, risparmiare tempo e soldi sull'acquisto iniziale non avvalendosi del supporto di un insegnante è quasi sempre una strategia perdente. Per prima cosa quindi trova il tuo insegnante e fatti seguire nell'acquisto dello strumento. Il tuo insegnante resta la persona più motivata a farti riuscire nel tuo progetto di suonare e a sostenere nel tempo l'acquisto fatto insieme. Un altro consiglio che mi sento di dare, è quello di acquistare il sax in un negozio fisico e non su internet, in modo di avviare un rapporto con un negoziante che possa essere garante del buon funzionamento, della vendita degli accessori e delle ance, cosa che si protrarrà nel tempo.
Marchi più noti
Il sax è stato inventato da un Belga (Adolphe Sax) e proprio in questa parte di Europa è radicata la migliore tradizione nella fabbricazione di questo strumento, infatti le francesi Selmer e Buffet ne sono da sempre leader. Nell'era dello swing, quando il numero di strumenti in circolazione ebbe senz'altro il suo massimo storico, la Selmer si espanse negli States (Selmer-Elkhart) dando luogo ad una produzione ancora oggi ricercata dai professionisti del Jazz. Da segnalare le giapponesi Yamaha e Yanagisawa, affermatesi soprattutto nella fascia intermedia anche con picchi noti di eccellenza. Oggi, tuttavia, tutti i grandi marchi devono fare i conti con una notevole evoluzione dei prodotti della fascia economica sia nelle leghe metalliche che nella qualità dei meccanismi e dell'assemblaggio perciò i prodotti di qualità vanno ormai registrati sotto una grande quantità di marchi europei, americani e asiatici continuamente in trasformazione e in sovrapposizione, inoltre molti di questi marchi danno il nome a sassofoni prodotti a Taiwan. Tutto questo rende piuttosto rischioso fornire un consiglio che potrebbe rivelarsi del tutto inefficace. Ad esempio ho visto prodotti dello stesso marchio acquistati a distanza di poche settimane l'uno dall'altro, presentare caratteristiche molto negative del tutto diverse, frutto, probabilmente, del cambiamento di sede della fabbrica stessa, prima sottoposta ad un buon controllo di qualità, poi, all'evidenza dei fatti, peggiorato sensibilmente. Tutto questo rimanda il problema all'unica scelta realmente decisiva che è il parere diretto di un'esperto.
In negozio
Per quanto riguarda l’acquisto di un sax usato c’è da dire che un intervento di manutenzione completo (sicuramente necessario dopo diversi anni di utilizzo) costa intorno ai 300 – 500 euro. Va da se che comprare un sax economico usato è perfettamente inutile se poi sullo stesso va applicato un costo aggiuntivo di questo tipo. Ecco quindi di nuovo un caso nel quale va assolutamente ricercata la consulenza di un esperto oppure di un negoziante di fiducia disponibile a sostituire lo strumento qualora si dovesse rivelare difettoso, nuovo od usato che sia. Nel caso il sax sia acquistato nuovo e non si dispone di un esperto sul posto è utile tenere conto del fatto che un sax nuovo in garanzia viene fornito nel seguente modo: Custodia rigida a valigetta, strumento imbustato nella plastica sigillata con chiavi serrate da sugheri di bloccaggio che vanno rimossi prima del primo uso. L’assenza di tali sugheri indica che il sax è già stato sballato e probabilmente usato. Questa cosa può determinare la presenza di danni molto difficilmente accertabili perché non è raro che tenendo lo strumento in mano per provarlo si possa urtarlo, camminando o girandosi con lo strumento indosso, contro uno spigolo qualsiasi. L’inerzia del movimento e il peso consistente dello strumento associati alla duttilità considerevole della lega di cui è costituito, possono facilmente determinare una leggera piegatura di parti dello strumento che andranno ad ostacolarne in modo imprevedibile il funzionamento. Nelle mani di un principiante questo può determinare facilmente delle difficoltà di emissione che egli finisce puntualmente per attribuire alla propria scarsa attitudine ingenerando sfiducia e scoraggiamento.
Altri accessori che devono essere compresi nel prezzo e contenuti nella custodia del Sax sono: Un bocchino con fascetta e copri-bocchino, un collarino da indossare per sostenere lo strumento, un panno per asciugare lo strumento (possibilmente con la cordicella per farlo passare all'interno). Accessori opzionali ma difficilmente negati a chi acquista un sax sono alcune ance ed il grasso per il sughero.
Alla richiesta di uno strumento perfettamente imballato ci si può sentir dire che è prassi comune testare gli strumenti nuovi che quindi vengono sballati e controllati in negozio. Attenzione: questa prassi può indicare sia di essere in presenza di un negoziante coscienzioso che controlla la merce prima di venderla sia di essere invece in presenza di strumenti rimasti "in coda" nel gradimento degli acquirenti specializzati che hanno saputo testare gli strumenti. A questo punto del ragionamento, quindi, la probabilità di imbattersi in uno strumento difettoso diminuisce proprio se lo strumento è ancora imballato.
Qualità della custodia
Dalla qualità della custodia dipendono molti guasti che frequentemente affliggono i sassofonisti di tutti i gradi di esperienza. Preferisci sempre una custodia rigida. Le custodie morbide presentano il grandissimo difetto di attutire gli urti diretti con imbottiture e armature varie senza tuttavia bloccare lo strumento che "fluttua" all'interno della custodia di vari centimetri. Personalmente ho visto un sax soprano leggermente piegato nel fusto per essere caduto dal sedile posteriore dell'auto, dove era adagiato orizzontalmente, sul pavimento rivestito in moquette in seguito a una frenata. Nonostante si tratti di un "volo" di 25 cm, la custodia semirigida ben chiusa non è bastata ad evitare il disastro. Anche custodie rigide con punti di sostegno troppo localizzati sono state storicamente fonti di "storture" di massa (vedi sax soprano mark VI con custodia a valigetta degli anni 60'). La migliore custodia è quindi rigida con l'imbottitura interna sagomata a forma di sax che avvolge letteralmente lo strumento.
Materiali tossici
Uno strumento a fiato viene tenuto in mano ore ed ore e viene tenuto in bocca, ci respiriamo attraverso ed assimiliamo già, solo per questo, una dose di metalli e di batteri provenienti da un'ancia non disinfettata o dai residui di condensa sul corpo dello strumento. Per questi motivi la non tossicità dei materiali che costituiscono lo strumento non è un tema da sottovalutare e per questo le marche che garantiscono una qualità dei materiali sono da preferire (nella fascia economica Yamaha). Nel campo dell'abbigliamento, dei giocattoli e degli elettrodomestici stanno emergendo problematiche allarmanti sui prodotti a bassissimo costo provenienti da Paesi ancora non allineati con gli standard imposti dalle istituzioni europee in tema di salute pubblica. Scarti industriali, plastiche riciclate, saldature tossiche, dei quali sono ormai documentate le conseguenze dannose sulla salute, permettono di assemblare prodotti a costi minimi, specie nei Paesi oggi in testa alle graduatorie dei riciclatori di rifiuti industriali ed elettronici (Cina ed altri Paesi in via di sviluppo). Strumenti dal costo sproporzionatamente basso devono perciò lasciar supporre che siano state adottate nella produzione, oltre ad una non etica politica di risparmio sulla mano d'opera, un'utilizzo di materie prime a bassissimo costo provenienti da fonti non certificabili.
La scelta dell'insegnante
La qualità dell'insegnamento è alla base di come si svilupperà la tua storia con il sassofono quindi non risparmiare e scegli il massimo della qualità e serietà che riesci a individuare. On line o dal vivo quello che conta di più è la capacità dell'insegnante di cogliere le tue personali caratteristiche e fornirti il giusto sostegno negli aspetti a te più difficili da inquadrare.
Nella scelta del sax preferisci sempre la guida di quello che sarà il tuo insegnante e che quindi è interessato al successo del tuo progetto di suonare. Molti strumenti economici tendono a rompersi dopo poco tempo mettendo a dura prova la tua determinazione a continuare.
Nella scelta dell'insegnante non pensare che se le tue ambizioni sono limitate allora va bene chiunque per guidarti all'inizio. Questo perchè studiando cambierai tuo punto di vista divenendo, con tutta probabilità, più esigente. A quel punto correggere le eventuali abitudini sbagliate prese all'inizio potrebbe rivelarsi molto più difficile del previsto.
Ad acquisto avvenuto l’elenco delle cose necessarie ad incominciare è questo: Il sax, un bocchino con fascetta di bloccaggio, un collarino, delle ance di diversa durezza (da 1,5 a 2,5 un paio per ogni gradazione), la custodia rigida, l’occorrente per asciugare il sax dopo l’uso.
Prosegui con: 1) Il montaggio dello strumento