Sax – manutenzione di sopravvivenza

In questo articolo trovi una serie di consigli per evitare i guasti gravi più frequenti.

 Nell’articolo “Il sax non suona più!” trovi elencati i più comuni e banali che possono essere risolti facilmente.

 

saxLa cura per lo strumento è essenziale. Le regole d’oro per non trovarsi improvvisamente impediti nel suonare non sono poche ma, in compenso, non variano molto tra nuovo, usato o vintage. Le presento in ordine di entità del danno, non solo inteso come gravità del guasto ma soprattutto per la frequenza con la quale accade. Ricordati che il sax è un pezzo di meccanica di precisione tra i più complicati e le cose che possono guastarsi o consumarsi sono diverse. I problemi del bocchino e dell’ancia, che spesso vengono sottovalutati, sono invece descritti in questo articolo . Una cospiqua parte degli “allarmi sassofono” sono invece da addebitarsi a difetti di impostazione.

La statistica ci indica cosa temere di più:

Piegature, urti e cadute

Molti non te lo dicono che a loro è successo, altri non lo sanno perchè a fare il danno è stato un familiare o la persona che aiuta dentro casa e vanno avanti alla meno peggio con il sax danneggiato ma questo è il guasto più frequente, specie oggi che i sax super economici, fatti di burro, hanno invaso il mercato. L’ottone è duttile e si piega con un nulla. Una chiave non chiude più in modo impercettibile e il sax suona male, il principiante morde, cambia ancia, piega il collo, stringe le spalle cercando di suonare lo stesso: da evitare assolutamente.

Come evitarlo:

  1. La custodia deve essere rigida, imbottita e sagomata all’interno: il sax si piega anche dentro la custodia
  2. La custodia va sempre chiusa e bloccata se no quando la vai a prendere si apre e il sax cade, se la lasci aperta il coperchio deve essere sollevato.
  3. Non lasciare il sax sullo stand perchè cade.
  4. Non prestarlo e non farlo toccare a non esperti se non mentre lo sorreggi con le tue mani.
  5. Poggialo sempre in orizzontale sul morbido o smontato nella custodia chiusa.
  6. Anche se lo hai appeso al collo tienici sempre sopra una mano perchè i collarini spesso, se vecchi, cedono all’improvviso.
  7. Non farti mai portare il sax da altri anche se la custodia è chiusa (lo è veramente?????).

Riparazione:

Sempre possibile ma da valutare dato che il costo varia a seconda della entità del danno. Per un sax da 400 euro fare  una riparazione da 300 euro può essere sconsigliabile. Non tentare di fare da te e vai da un riparatore.

Usura dei tamponi

La qualità dei cuscinetti varia e quindi varia la loro durata ma di  fondo prima o poi tutti i cuscinetti vanno cambiati. La cosa va decisa dal tuo insegnante. Una sostituzione completa varia tra i 300 e i 500 euro fino ai 1000 per le revisioni complete per professionisti. Questo significa che un sax da 300 euro usato può non essere un affare se bisogna poi sostituire i cuscinetti.

Come evitarlo

  1. Non conservare il sax vicino a termosifoni o con la custodia aperta se l’ambiente è riscaldato (grave)
  2. Usa accessori che non rilasciano peli o ostacolano la circolazione dell’aria
  3. Non lavare il sax con l’acqua corrente che imbeve i cuscinetti
  4. Asciuga sempre il sax dopo l’uso e riponilo nella custodia chiusa
  5. Non lasciare il sax in ambienti umidi come garage o ripostigli con grate senza vetri che danno sull’esterno (grave)
  6. Se puoi asciuga i tamponi del castelletto con un panno morbido o una cartina da sigaretta

Riparazione

Solo personale specializzato. Con una luce a led introdotta nel corpo dello strumento si rilevano le”fughe” di aria. I primi tamponi a cedere sono quelli del castelletto (acuti mano sinistra) e possono essere cambiati senza rifare tutto il sax. Il costo varia da pochi euro a 100 o 200 a seconda del numero di cuscinetti sostituiti.

Molle, viti e aste

Alcune molle si possono allentare negli anni e le viti consumarsi dopo parecchi smontaggi: dipende tutto dalla qualità dei materiali. Ho visto sassofoni da 400 euro cedere ingloriosamente dopo appena 7-8 mesi di uso. Tieni conto che all’inizio nessuno sa bene come maneggiare il sassofono ed è proprio in questa fase che servirebbe uno strumento robusto. Le molle si ossidano e le aste si usurano se non lubrificate. Questo accade più per i sax vintage che hanno al loro attivo 50 anni di funzionamento.

Come evitarlo

  1. Umidità: asciuga il sax e conservalo nella custodia chiusa in ambiente asciutto.
  2. Lubrificazione: se hai un sax vintage lubrifica una volta ogni due mesi gli innesti delle aste
  3. Rimuovi la polvere negli interstizi usando un pennello di setola piatto da 5 cm (quelli per verniciare)

Riparazione

Sempre possibile. Solo personale specializzato. Unica soluzione la sostituzione delle parti usurate.

Laccatura e corpo dello strumento

La eccessiva smania di pulire può fare molti danni in questo senso anche se, come si vede, ho posto questo argomento in fondo alla classifica dato che dal punto di vista funzionale la cosa non compromette la nostra azione musicale. L’importanza di questo aspetto riguarda più che altro il valore commerciale del nostro strumento che, nel caso dei sassofoni d’epoca, può raggiungere anche cifre considerevoli. Idem per chi ha acquistato un sax nuovo pagandolo 5 o 6000 euro.

Come evitarlo

  1. Non usare prodotti per la pulizia dell’ottone ne panni imbevuti, sostanze chimiche o paste abrasive
  2. Umidità: asciuga il sax e conservalo nella custodia chiusa in ambiente asciutto (eviti i “fiori” di ossidazione)
  3. Pulisci il sax con il panno in dotazione e maneggialo con le mani pulite evitando i grassi
  4. Asciuga il sax dopo l’uso anche esternamente.

Accessori essenziali

  1. Custodia di qualità
  2. panno con cordicella per asciugare il fusto
  3. panno con cordicella per asciugare il collo
  4. grasso per il sughero del collo
  5. olio per parti meccaniche (sax vintage)
  6. panno di cotone morbido per la pulizia esterna
  7. collarino con moschettone a molla come quello mostrato nella foto in basso

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