6 - Intonazione e ritmo

Una caratteristica essenziale del suono è la sua altezza. Chi non è in grado di riconoscere un suono basso e grave da un suono acuto può migliorare il suo "orecchio musicale" rapidamente con esercizi mirati se guidato nel giusto modo da un'insegnante.  Come è noto a tutti un suono stonato è un suono che non si combina bene con i suoni di altri strumenti e perciò per un primo utilizzo di basi di accompagnamento è fortemente consigliabile fare un test della propria intonazione cercando di correggerla quanto possibile spostando il bocchino avanti o indietro sul sughero del collo de sax per ottenere di farlo "crescere" (salire di intonazione, rendere più acuto) o "calare" (scendere di intonazione, rendere più basso). Inserire il bocchino più a fondo sul collo del sax fa crescere l'intonazione, estrarlo fa calare l'intonazione. Il movimento necessario per scendere o salire di un quarto di tono (metà semitono) è di pochi millimetri. Il semitono è la differenza di altezza fra due tasti del pianoforte.
A questo scopo vengono venduti accordatori elettronici che visualizzano su di una scala luminosa la esattezza o meno della propria intonazione. In mancanza di accordatore potete usare la pagina di saxonline contenente un ACCORDATORE. L'accordatore andrà però regolato per il sassofono che è uno strumento traspositore, come viene descritto in questa pagina: Trascrivere per sax. Se avete già un accordatore che non prevede strumenti traspositori ma solo strumenti in DO come il pianoforte o la chitarra, basta ricordare, per iniziare, che il LA del pianoforte (440hz) corrisponde su sax contralto e baritono al FA# mentre sul tenore e sul soprano corrisponde ad un SI.

La riuscita di questa operazione necessita sicuramente di avere alle spalle almeno una settimana di pratica di note lunghe ed esercizi di base. Ad ogni modo l'accuratezza della propria intonazione dipende sicuramente dalla correttezza della impostazione e da quanto il nostro orecchio è in grado di percepire le variazioni di altezza. Un certa quantità di pratica con l'accordatore è in questo senso molto formativa. Sarà comunque l'orecchio vigile di un'insegnante a sapervi indicare quando e come intensificare questa pratica. Un altro esercizio, molto più avanzato, per la maturazione dell'orecchio è la pratica degli intervalli su di un suono fisso anche registrato o suonato in midi dal pc. Ogni intervallo produce infatti una sonorità specifica determinata dal cosiddetto "terzo suono" scoperto da Tartini nel '700. Imparare a conoscere il colore tipico dato da ogni intervallo è un passo molto importante  nel percorso improvvisativo.

Ritmo (attacco e durata dei suoni)

Caratteristica essenziale di una melodia è il ritmo con il quale le note vengono eseguite. Basti pensare che una melodia conosciuta può risultare irriconoscibile se suonata con le note nel giusto ordine ma ritmicamente alterate. In termini pratici ritmo significa "quando" suonare una nota e "quanto" farla durare. Lo strumento attraverso cui viene controllato il "quando" è la lingua che va utilizzata nell'attacco che fa partire il suono. Il "quanto" deve durare un suono viene invece controllato nel sax attraverso la spinta dell'aria esercitata dal diaframma. Il senso ritmico è quindi la capacità di andare "a tempo" e va sviluppato dal  primo giorno essendo legato all'attacco e alla spinta diaframmatica necessari a suonare. Questo vale a dire che senza una educazione al ritmo non vengono sviluppati correttamente nemmeno gli aspetti tecnici ad esso correlati (attacco e spinta dell'aria).

Un aspetto fondamentale del ritmo è che questo ci consente di sincronizzare la nostra esecuzione con quella degli altri musicisti che stanno suonando con noi.  Per questo motivo il modo migliore di non lasciare indietro la formazione del senso ritmico sarebbe quello di esercitare la musica già da piccoli in gruppi come cori, bande o orchestre. In mancanza di questo la soluzione consiste nell'adottare da subito l'uso del metronomo nella lettura della musica scritta o di suonare ad orecchio le melodie conosciute sovrapponendosi all'originale.

 

Prosegui con:  7 - Prima lezione di sax

 

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